Eventi e Convegni 2018,  La rubrica di Ghenos

16 Ottobre 2018 – Convegno Gastrosofia e Identità Mediterranee

Il convegno “Gastrosofia e Identità Mediterranee”, organizzato dall’Associazione ComeUnaMarea onlus, si è tenuto giorno 16 ottobre 2016 (giornata mondiale dell’alimentazione) presso il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo. L’associazione Ghenos è stata partner dell’evento inserito all’interno del Festival nazionale Cerealia, La festa dei Cerealia 2018.

Nel corso del convegno, rivolto soprattutto agli studenti
dell’Università e di alcune scuole, sono intervenuti i relatori:

  • Stefano Colazza, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali,
  • Concetta Bruno, presidente dell’associazione ComeUnaMarea onlus,
  • Anna Martano, rappresentante dell’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia,
  • Claudia Corbari, psicologa e presidente dell’Associazione Ghenos,
  • Bonetta Dell’Oglio, chef,
  • Francesco Vescera, imprenditore,
  • Gaetano Amato, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali,
  • Nicola Francesca, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali,
  • Pietro Columba, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali,
  • Dario Calascibetta, dirigente generale del Dipartimento Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.

Nello specifico la nostra associazione ha contribuito con l’intervento della dott.ssa Claudia Corbari dal titolo “Gastrosofia: nutrire mente e corpo per stare in buona salute” durante il quale sono stati trattati i seguenti aspetti.

L’alimentazione assume molta rilevanza nella nostra
quotidianità pertanto, al fine di mirare al raggiungimento e al mantenimento di
una condizione di benessere personale e comunitario, è necessario occuparsi
della connessione tra mente e corpo, ma è anche indispensabile contestualizzare
il tutto nelle relazioni che la persona vive.

La dott.ssa ha quindi portato l’attenzione sulla connessione tra l’approccio al cibo, le abitudini, le emozioni personali, il contesto culturale di riferimento e la dimensione educativa.

Nella prospettiva della costruzione, nel corso del
tempo, di una relazione con il cibo, lo psicologo dovrà tenere conto di
molteplici aspetti personali e sociali sia quando vi è un disturbo conclamato,
sia quando si trova a lavorare in un’ottica preventiva.

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