Libro “Uomini vittime di violenza: cosa ne pensano i giovani”

Il libro “Uomini vittime di violenza: cosa ne pensano i giovani” nasce al fine di denunciare un fenomeno poco discusso a livello sociale e del quale non è presente molta letteratura: la violenza sugli uomini. La scelta di trattare tale tematica nasce dall’interesse esposto direttamente dagli alunni di Istituti di Istruzione Secondaria Superiore che avevano partecipato due anni prima ad incontri dedicati al contrasto della violenza sulle donne.

Il testo si suddivide in due parti: la prima vuole trattare a livello teorico tematiche quali la violenza di genere, la violenza nella coppia, gli aspetti legislativi nella violenza di genere, il cambiamento della figura del padre nel corso del tempo, la sindrome da alienazione parentale e l’influenza che i mass media hanno nella richiesta di aiuto da parte degli uomini; nella seconda parte del libro viene invece presentato un lavoro di ricerca effettuato mediante la somministrazione di un questionario sulla tematica in oggetto a più di 400 giovani appartenenti a tre Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore di Palermo negli ultimi due anni, così come sono presenti le riflessioni di alcuni adolescenti e docenti sulla tematica della violenza sugli uomini.

Gli autori

Martina Campisi Educatrice, Pedagogista, Tutor Bes, Assistente all’autonomia e alla Comunicazione e Vicepresidente dell’Associazione Ghenos di Palermo. Negli ultimi due anni si è impegnata nella sensibilizzazione sui diritti umani e nella prevenzione della violenza di genere.

Samuela Carmucco Psicologa, Psicoterapeuta della Famiglia, Assistente all’Autonomia a favore di minori con disabilità psicofisiche presso le scuole di ogni ordine e grado. Nel 2013 ha scritto un elaborato dal titolo “L’abuso psicologico nelle relazioni di coppia: aspetti psicosociali e giuridici”. Oggi, in contesto privato, incontra coppie e famiglie per accompagnarle al percorso di psicoterapia.

Gabriella Concialdi Psicologa, Psicoterapeuta familiare, insegnante di sostegno di scuola primaria. Nel 2016 si specializza sulle attività di sostegno scolastico, frequentando un corso che le ha permesso di approfondire le tematiche sulla disabilità, soprattutto dell’età evolutiva, e di svolgere per cinque mesi un tirocinio pratico, presso un’istituzione pubblica della città di Palermo. Ha lavorato nella riabilitazione di soggetti con patologie psichiatriche croniche, e con adolescenti e giovani adulti con disturbi del comportamento alimentare, verso i quali ha condotto incontri di gruppo.

Claudia Corbari Psicologa, Psicoterapeuta, operatrice di centri antiviolenza, operatore specializzato, operatrice di comunità, tutor BES, formatrice e tutor presso l’Università eCampus. Ha svolto molteplici esperienze lavorative in ambito clinico, sociale, formativo ed emergenziale. Già autrice del testo “Arte e Psicologia Contro la Violenza sulle Donne”, da anni sostiene le tematiche concernenti la prevenzione della violenza e i diritti umani. Da anni lavora come psicoterapeuta privatamente con il singolo, la coppia e la famiglia. 

Gloria Federica De Tullio Psicologa, Psicoterapeuta, socia fondiaria dell’Associazione Ghenos di Palermo. Negli anni si è specializzata nell’ambito della disabilità psichica e cognitiva, nel 2018/2019 ha svolto docenze in qualità di formatore ed esperta in materia di “Scienze Umane”, presso istituti di formazione e licei psicopedagogici. Dal 2015 ha incominciato a collaborare con diversi professionisti e strutture nel territorio siciliano che si occupano di salute, disabilità e benessere. Attualmente svolge attività clinica privatamente.

Giuseppe Maniglia svolge dal 2012 la professione di avvocato nel circondario del Tribunale di Palermo, Trapani, Marsala e Sciacca. Si occupa prevalentemente di diritto di famiglia, delle successioni e del lavoro. L’azione si estende anche con riguardo all’azione civile nel processo penale, costituendosi come parte civile in difesa delle vittime di reato.

Guarda la Presentazione del libro

Recensioni

Recensione scritta da Chiara Di Lorenzo – #ilibridichiara

Foto di Chiara Di Lorenzo

Possono gli uomini essere vittima di violenza domestica?
Si, ma ciò che traspare è che spesso e volentieri gli uomini vittima di violenza non si sentono liberi di parlarne perché vittime di uno stereotipo che vede il maschio come il sesso forte che non può farsi sottomettere da una donna.
Vi prego di leggere tutto come se fosse ben virgolettato.
In un mondo in cui GIUSTAMENTE si parla tanto di violenza sulle donne, questo libro ci accompagna in un’indagine sul fenomeno opposto, gli uomini vittima di violenza di genere, e sulla percezione che i giovani ne hanno.
Da dove nasce questa idea? Da un progetto portato nelle scuole dall’associazione Ghenos che si occupa di prevenire il disagio psicologico e promuove il benessere della persona. La cosa interessante è che sono stati proprio gli studenti di alcuni istituti superiori palermitani a far nascere l’idea di questa indagine e di questo libro.
Libro che nella prima parte tratta a livello teorico la violenza di genere e il cambiamento della figura maschile nella società, nella seconda parte, invece, troviamo il vero e proprio lavoro di ricerca sulla percezione da parte dei giovani, sulla tematica della violenza sugli uomini.

Un libro da leggere perché guardare l’altra faccia della medaglia può risultare illuminante, perché abbiamo bisogno di un mondo più giusto a 360°,perché non si vive di sola narrativa.

Recensione scritta da Psicoleggimi – #Psicoleggimi

Il libro di cui vi parliamo oggi ha come argomento un tema decisamente poco conosciuto: la violenza sugli uomini.
“Uomini vittime di violenza: cosa ne pensano i giovani” è stato scritto con il contributo di professionisti diversi: psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti e avvocati, con lo scopo di trattare l’argomento da vari punti di vista.
Il libro si basa su un questionario somministrato a 400 studenti con lo scopo di indagare le loro opinioni circa la violenza in generale e nello specifico, la violenza sugli uomini.
Questo termine è utilizzato per raggruppare vari fenomeni, tra questi la violenza sessuale, di genere, abuso sui minori.
Secondo alcuni ricercatori è un problema molto grave della nostra società che però viene poco affrontato perché va contro lo stereotipo dell’uomo come sesso forte.
Per rendere più chiaro il modo in cui viene vista la violenza contro l’uomo e contro la donna, possiamo fare l’esempio della violenza sessuale e del modo in cui è gestita in America.
Anche in questo caso entra in gioco lo stereotipo dell’uomo come ricercatore di attività sessuale. E’ più frequente di quanto si creda che un uomo venga stuprato da una donna. Gli uomini non vengono tutelati in questo caso e se le donne restano incinte, saranno costretti a mantenere un figlio che non hanno mai voluto.
Il libro non ha ovviamente l’intento di fare un confronti, ma dare attenzione a temi meno conosciuti, ma altrettanto degni di attenzione.
Eri a conoscenza di quanto fosse diffuso questo fenomeno?

Recensione scritta da In_viaggionellapsiche – #In_viaggionellapsiche

La nostra vita sociale e culturale riserva molte attenzioni al fenomeno della violenza agita dagli uomini verso le donne e all’importanza della parità di genere. Si susseguono numerose manifestazioni, flashmob, azioni e promozioni di iniziative per la sensibilizzazione e l’informazione. Ma quanto spazio e quanto perso viene invece riservato ad un fenomeno altrettanto “impegnativo” come quello della violenza commessa e agita sugli uomini da parte delle donne all’interno della coppia?
Se ne parla poco, ne sappiao ancora troppo poco e questo purtroppo, altre a mantenere “sotterraneo” il fenomeno e a “nascondere”, genera inevitabilmente pregiudizi, stereotipi, etichette e vittime.

Il percorso seguito in questo saggio ci aiuta a ripercorrere tutte queste tappe, a far chiarezza, creare coni di luce; produce conoscenza e consapevolezza della e sulla realtà e sulle connotazioni culturali e psicologiche che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni. Ci offre inoltre una visione del suolo che i mezzi di comunicazione giocano nel tessere le maglie del fenomeno.

Imbevuto costantemente del migliore obiettivo e delle intenzioni: EDUCAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI (E NON SOLO), STIMOLO AL CAMBIAMENTO, ALLA CONSAPEVOLEZZA E ALLA PRODUZIONE DI UN SAPERE CHE POSSA PREVENIRE E OPERARE PER UNA RIVOLUZIONE DEL PENSIERO, PARTENDO, SI, DAI GIOVANI MA PER LA QUALE È FONDAMENTALE IL CONTRIBUTO DI CIASCUNO DI NOI.

Ne consiglio la lettura. Offre punti di vista e spunti di riflessione irrinunciabili.

Dicono di noi:

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