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AUTISMO- Giochi all’aperto per sviluppare l’intersoggettività e l’attenzione

I giochi all’aperto possono aumentare i livelli di attenzione e sviluppare l’intersoggettività dei vostri figli. Bastano dei materiali semplici che si possono trovare al mare, in campagna, nei prati: paletta, secchielli, carriole o rastrelli. Per i nostri giochi partiamo sempre dall’osservazione: il bambino all’aria aperta mostrerà dei comportamenti legati alle sue passioni, che utilizzeremo proficuamente per sviluppare dei momenti d’interazione con lui.  L’utilizzo di energia fisica e la stanchezza provata durante queste attività favoriranno un aumento di calma, serenità e di attenzione. Il tempo da dedicare a questi giochi è sempre limitato, occorre, infatti, lasciare del tempo individuale per svagarsi.

Se il bambino ama le foglie possiamo porci di fronte a lui e muovere un ramoscello per alcuni minuti richiamando l’attenzione sulle foglie e su di noi che compiamo il movimento. Se il bambino tenderà a fare questo gioco per conto proprio, con rigore e metodo, cercheremo di riportarlo al gioco originario. All’inizio potrebbe essere complicato, ma alla fine condividerete una situazione piacevole, dando un senso ad una sua passione. Definire il tempo di questo gioco è fondamentale perché l’azione non appaia insensata.

Un altro gioco che vi proponiamo è quello di lanciare dei sassolini in mare. Prepariamo un bel mucchio di sassi, prendiamone uno in mano e chiediamo al bambino di guardare il lancio e il sasso che cade in acqua enfatizzando il gesto e concludendo con un’esclamazione quando il sasso tocca l’acqua. Diamo, poi, un sasso al bambino chiedendogli di lanciarlo guardando la traiettoria, possibilmente indicandola con un dito. Lodatelo con un “bravo” e porgetegli un altro sassolino, oppure rilanciate di nuovo voi, facendo un turno di lanci. Quando il mucchio è terminato, il gioco può essere concluso oppure ricominciare da capo. In questo caso anche la raccolta di nuovi sassolini potrebbe essere il rituale successivo.

A mare o in piscina possono essere svolte molte attività adatte a sviluppare il gioco e la relazione, come quella di sbattere i piedi nell’acqua insieme al bambino, chiedendogli di farlo con sempre più forza e producendo più schizzi. Chiedetegli di guardarvi, commentando l’evento con parole chiare e giocose.

Una variante del gioco a mare o in piscina è il gioco delle pozzanghere. Indossate degli stivali di gomma e una tuta. Chiedete al bambino di pestare gioiosamente nell’acqua delle pozzanghere per un tempo definito.  E’ importante associare il permesso al rituale dell’essere vestiti in modo adeguato e alla scansione precisa del tempo, come ad esempio “continua fino a quando arriviamo dalla nonna” oppure “ancora 2 pozzanghere e poi a casa”.

Nell’ambiente esterno possono esserci tanti stimoli distraenti ed è possibile che non ci siano le condizioni per incoraggiare atti comunicativi. Ma non preoccupatevi: l’atto comunicativo può essere successivo.

Valentina Cinà – Insegnante di sostegno

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